
Dipendenza da videogiochi
I videogiochi sono una forma di intrattenimento molto diffusa e apprezzata da milioni di persone in tutto il mondo. Si tratta di attività ludiche che coinvolgono l’uso di dispositivi elettronici, come computer, console, smartphone e tablet, per interagire con ambienti virtuali e simulati. I videogiochi possono avere diversi generi, temi, obiettivi e modalità di gioco, e possono offrire benefici cognitivi, emotivi e sociali ai giocatori. Tuttavia, come per ogni forma di divertimento, anche i videogiochi possono essere usati in modo eccessivo o inappropriato, dando origine a un fenomeno noto come dipendenza da videogiochi.
Cos’è la dipendenza da videogiochi?
La dipendenza da videogiochi, o gaming disorder, è una condizione psicologica caratterizzata da un uso compulsivo e problematico dei videogiochi, che interferisce con il funzionamento quotidiano e il benessere della persona. Si tratta di un disturbo riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che lo ha inserito nella Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-11) nel 2018. Secondo l’OMS, per diagnosticare la dipendenza da videogiochi devono essere presenti i seguenti criteri:
– un comportamento di gioco persistente o ricorrente, che diventa la principale attività della persona, a scapito di altri interessi e obblighi;
– una perdita di controllo sul tempo e sulla frequenza di gioco, nonostante le conseguenze negative che ne derivano;
– un’alterazione della vita personale, familiare, sociale, educativa, lavorativa o di altra natura, causata o aggravata dal gioco.
La dipendenza da videogiochi deve durare almeno 12 mesi per essere considerata una malattia, a meno che non si manifestino sintomi gravi che richiedano un intervento immediato. Si stima che circa il 3% della popolazione mondiale sia affetta da questo disturbo, con una maggiore prevalenza tra i giovani maschi.
Quali sono le cause e i fattori di rischio della dipendenza da videogiochi?
La dipendenza da videogiochi è un fenomeno complesso e multifattoriale, che dipende da una combinazione di elementi individuali, sociali e ambientali. Tra le possibili cause e i fattori di rischio si possono citare:
– le caratteristiche dei videogiochi, che possono essere molto coinvolgenti, gratificanti, stimolanti e sfidanti, e che possono creare un senso di immersione, di fuga dalla realtà e di appartenenza a una comunità virtuale;
– le caratteristiche della persona, che possono influenzare la vulnerabilità, la motivazione e le preferenze di gioco. Ad esempio, alcuni fattori individuali che possono favorire la dipendenza da videogiochi sono: bassa autostima, scarsa regolazione emotiva, introversione, ansia, depressione, solitudine, noia, curiosità, ricerca di sensazioni, bisogno di controllo e di competizione;
– le caratteristiche dell’ambiente, che possono influenzare la disponibilità, l’accessibilità e l’influenza dei videogiochi. Ad esempio, alcuni fattori ambientali che possono favorire la dipendenza da videogiochi sono: mancanza di supporto sociale, conflitti familiari, pressioni scolastiche o lavorative, esposizione a modelli di gioco problematici, facilità di accesso ai dispositivi elettronici e alla rete internet.
Quali sono le conseguenze e i sintomi della dipendenza da videogiochi?
La dipendenza da videogiochi può avere effetti negativi su vari aspetti della vita della persona, tra cui:
– la salute fisica, che può essere compromessa da una riduzione del sonno, dell’attività fisica, dell’alimentazione e dell’igiene personale, e da un aumento del rischio di obesità, diabete, mal di schiena, problemi alla vista, cefalea e disturbi muscolo-scheletrici;
– la salute mentale, che può essere compromessa da una riduzione del benessere psicologico, dell’autostima, della soddisfazione e della felicità, e da un aumento dello stress, dell’ansia, della depressione, dell’irritabilità, dell’aggressività e dei pensieri suicidi;
– la vita sociale, che può essere compromessa da una riduzione delle relazioni interpersonali, della comunicazione, dell’empatia e della cooperazione, e da un aumento dell’isolamento, del conflitto, della gelosia e della dipendenza affettiva;
– la vita scolastica o lavorativa, che può essere compromessa da una riduzione delle prestazioni, della concentrazione, della memoria e della creatività, e da un aumento dell’assenteismo, del ritardo, dell’errore e del fallimento.
I sintomi della dipendenza da videogiochi possono variare da persona a persona, ma in generale si possono riconoscere alcuni segnali di allarme, tra cui:
– trascorrere sempre più tempo a giocare, anche a discapito di altre attività importanti o piacevoli;
– provare una forte necessità di giocare, che diventa una priorità assoluta e una fonte di gratificazione;
– avere difficoltà a smettere o a ridurre il tempo di gioco, nonostante i tentativi o le richieste altrui;
– essere irritabile, ansioso o depresso quando non si può giocare o quando si cerca di smettere;
– mentire o nascondere il tempo e il denaro spesi per giocare, per evitare critiche o rimproveri;
– perdere interesse o trascurare gli amici, la famiglia, lo studio, il lavoro, gli hobby e le altre attività sociali o ricreative;
– continuare a giocare nonostante le conseguenze negative che ne derivano, come problemi di salute, relazionali, scolastici o lavorativi.
Come si può prevenire e curare la dipendenza da videogiochi?
La prevenzione e il trattamento della dipendenza da videogiochi richiedono un approccio multidisciplinare e personalizzato, che coinvolga la persona, la famiglia, gli operatori sanitari e gli educatori. Alcune possibili strategie sono:
– educare e sensibilizzare i genitori, i figli, gli insegnanti e i coetanei sui rischi e sui benefici dei videogiochi, e sui criteri per un uso sano e responsabile;
– monitorare e limitare il tempo e la frequenza di gioco, stabilendo delle regole chiare e condivise, e favorendo il rispetto di orari.
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